I problemi del sonno sono molto frequenti e tendono a ridurre i livelli di attenzione e rendimento nelle attività diurne, portando a un significativo peggioramento della qualità della vita. Come affrontarli?
Il sonno è essenziale per l’uomo e costituisce una “protezione” contro l’eccessivo affaticamento del fisico, ma si ritiene anche che, oltre a consentire il recupero delle energie perse durante la giornata, abbia un ruolo importante nello sviluppo mentale dell’individuo, favorendo la crescita psichica e le capacità creative.
La necessità di ore di sonno è individuale ed è regolata dai ritmi circadiani (dal latino circa diem = circa un giorno), ovvero cicli di circa 24 ore dei processi fisiologici dell’individuo, tra i quali il sonno.
I disturbi del sonno
A tutti è certamente capitato, almeno una volta, di dormire male, di alzarsi più stanchi di quando si è andati a letto o di svegliarsi ripetutamente. Se il fenomeno è saltuario e correlato a momenti particolare di stress o a un evento che ci ha turbato, il problema tende a risolversi spontaneamente quando viene meno la causa scatenante; non bisogna invece sottovalutarlo se tende a ripetersi, senza un motivo apparente, per evitare che il disturbo divenga cronico.
I problemi del sonno sono infatti sempre più frequenti e tendono a ridurre i livelli di attenzione e rendimento nelle attività diurne, portando a un significativo peggioramento della qualità della vita. Stabilire con precisione il tipo di disturbo di cui si soffre è di fondamentale importanza per il medico per decidere il trattamento. Il rimedio potrà basarsi su un cambiamento nello stile di vita oppure, nei casi più gravi, sul ricorso a uno specifico trattamento terapeutico.
I disturbi del sonno sono moltissimi e l’insonnia è solo uno dei più diffusi. Essi possono variare in base ad aspetti qualitativi, cioè in funzione dell’effettivo potere ristoratore del sonno, o quantitativi, in relazione alla sua durata.
L’insonnia può essere totale (molto rara) o parziale, caratterizzata da difficoltà ad addormentarsi o da frequenti risvegli notturni, oppure da un risveglio mattutino molto precoce.
Dal punto di vista temporale, si può distinguere tra disturbi del sonno:
- transitori, a loro volta distinti in occasionali – collegati a situazioni particolari, come traumi emotivi, problemi di lavoro, cattiva igiene del sonno, jet-lag, ecc. -, o ricorrenti – legati cioè a situazioni che si possono ripetere ciclicamente (cefalea, dolori, depressione, ecc.);
- persistenti, di durata inferiore a tre settimane, possono essere sintomo di una problema neurologico;
- cronici, la cui durata può protrarsi anche per anni. In questo caso, il problema può essere causato da problemi neurologici e psichiatrici, alterazioni del ritmo sonno-veglia per motivi lavorativi, stress cronico.
Molto spesso, comunque, le alterazioni del sonno sono il risultato di più fattori concomitanti, inoltre non sempre è facile formulare una diagnosi precisa in quanto le ore di sonno necessarie sono variabili in funzione dell’età e di fattori costituzionali, esistono infatti soggetti che trovano ristoro da un numero di ore inferiore alla norma, altri invece hanno bisogno di dormire di più. In qualunque caso, è consigliabile esporre il problema al proprio medico di fiducia in modo da trovare il rimedio più efficace.
Consigli pratici
Molte persone lamentano disturbi del sonno periodici o ricorrenti: ciò è chiaramente legato ai ritmi frenetici della vita di oggi, ma non è necessariamente indice di patologie reali.
L’assunzione di farmaci è solo l’ultimo rimedio, a cui ricorrere solo in caso di una forma di insonnia cronica diagnosticata da un medico specialista; per recuperare in breve tempo un buon sonno naturale, spesso è invece sufficiente adottare alcuni piccoli, semplici accorgimenti.
Ecco le dieci regole d’oro per dormire sonni tranquilli:
- Coricarsi e alzarsi sempre alla stessa ora, anche il sabato e la domenica
- Limitare l’assunzione di bevande eccitanti come the, caffé o coca cola, soprattutto la sera
- Eliminare i sonnellini durante il giorno
- Cercare di fare del movimento nel corso della giornata
- Non restare nel letto se non si ha sonno
- Cercare di isolare acusticamente la camera da letto
- Evitare di guardare la televisione a letto
- Non praticare attività sportive o mentalmente faticose prima di andare a letto
- Evitare cene troppo abbondanti, con eccessivo consumo di alcolici
- Mantenere una temperatura non troppo elevata in camera da letto
- Abolire la “classica” sigaretta del dopo cena
L’applicazione rigorosa di questi consigli di igiene del sonno, dicono gli esperti, il più delle volte è sufficiente da sola a risolvere i problemi.